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giovedì 12 aprile 2012

IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE

FMI, Fornero,  Monti e l'eccessiva durata della vita

martedì 3 aprile 2012

Candidato al Nobel


Sergio Marchionne

"...per la sua analisi della governance in economia, in modo particolare dei necessari limiti da imporre alle imprese"

domenica 1 aprile 2012

Un'altro candidato al Nobel 2012

Giulio Tremonti, ex ministro dell'Economia,
con la motivazione:

"...per aver rinnovato la ricerca nella storia economica applicando la teoria di Asterix per spiegare e indirizzare i cambiamenti economici e istituzionali della globalizzazione"

sabato 24 marzo 2012

Premio Nobel per l'Economia

In grande anticipo già si parla del premio Nobel 2012 per l'Economia. Il fatto inedito è che giungono a Stoccolma qualificate e numerosissime candidature dall'Italia. Fonti certe affermano che nella totale incertezza sul vincitore o sui vincitori, sia ormai certo che l'ambito e prestigioso premio giunga in Italia, dove negli ultimi decenni si sono distinti pensatori economici, capaci di uscire dalla pura teoria e di applicare, nel concreto campo delle attività economiche e della politica, i principi elaborati. Ecco alcuni dei candidati e delle relative motivazioni accademiche:
Luigi Lusi
"... per avere dato contributi fondamentali allo sviluppo di sistemi di contabilità delle associazioni politiche e di conseguenza per aver notevolmente migliorato le basi per l'autofinanziamento empirico dell'individuo". 

ALTRI CANDIDATI  NELL'APPOSITA PAGINA DELL'ACCADEMIA SVEDESE:  http://fugadigas.blogspot.it/p/nobel-per-leconomia.html

mercoledì 21 marzo 2012

La trattativa per l'art.18

La speculazione finanziaria si nutre dei nostri risparmi, dei nostri debiti, della nostra ricchezza e della nostra povertà, indifferentemente. Da oggi abbiamo scoperto che  si nutre anche  dei contrasti sociali ed economici. Il governo Monti ha fatto di tutto per arrivare ad una rottura con una parte del sindacato sull'art.18, non per motivi oggettivi, ma per poter dimostrare al Dio Mercato che le riforme sono drastiche e draconiane e che i settori politici e sindacali "estremi" sono rimasti isolati. Rendiamoci conto che una parte della nostra democrazia è stata portata via, una parte della nostra sovranità nazionale si è consumata, una parte della nostra dignitosa povertà di lavoratori, dissolta per sempre.
Salvatore Gioitta