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lunedì 16 luglio 2012

Le riforme


martedì 1 maggio 2012

TUTTI UNITI


In queste settimane siamo stati interpellati dalle suadenti parole di Monti e Napolitano invitano tutti all'unità, ma cosa intendono?
Monti dice che riusciremo a superare le difficoltà economiche e sociali se tutti, forze politiche, economiche, sociali e produttive, lavoreremo nell'interesse del paese e del bene comune ".
Napolitano dice che "di unità e di responsabile collaborazione, il nostro Paese ha assoluto bisogno per affrontare con successo le gravi difficoltà finanziarie, economiche e sociali.
Napolitano e monti

Proviamo a ragionarci sopra.
- La società è completamente frazionata non solo in ceti e classi sociali, ma anche in categorie e professioni che si ritrovano in conflitto a causa della determinazione del carico di sacrifici che ogni categoria di lavoratori deve e dovrà sopportare per permettere allo stato di rientrare dalla grave crisi debitoria.
- Il governo finora non ha diviso  i sacrifici in parti proporzionali secondo giustizia, ma anzi ha desistito ogni qualvolta nel dibattito politico le ipotesi venivano rivolte verso categorie combattive (tassisti) o portatrici di interessi economici rilevanti (banche, grandi patrimoni) ed al contrario ha infierito qualora le proteste non abbiano raggiunto efficacemente i media (pensionati).

Dunque tutti uniti, sorridenti, ottimisti e solidali insieme con gli speculatori che negli ultimi vent'anni si sono arricchiti, con gli evasori che hanno minato alle basi il welfare e ci hanno costretti ad un peso fiscale insostenibile, con i privilegiati che si trasmettono lavoro e privilegi piccoli o grandi tra padre e figlio, con i profittatori che hanno nascosto il loro gruzzoletto, bianco o nero che sia, in Svizzera?

domenica 25 marzo 2012

Cosa succederà dopo il governo tecnico?


Il Governo a tempo.
Ormai sembra certo: il  Governo Monti durerà fino alla fine naturale della legislatura nella prossima primavera. Cosa succederà dopo? Le elezioni garantiranno la governabilità? il nuovo Parlamento sarà capace di autodeterminarsi? I mercati daranno fiducia al nuovo governo? Nessuno lo sa e le previsioni si sprecano. Certo a sentire lo stesso Monti e i suoi ministri, che si sentono i salvatori della patria, i tempi saranno duri senza di loro.



sabato 24 marzo 2012

Premio Nobel per l'Economia

In grande anticipo già si parla del premio Nobel 2012 per l'Economia. Il fatto inedito è che giungono a Stoccolma qualificate e numerosissime candidature dall'Italia. Fonti certe affermano che nella totale incertezza sul vincitore o sui vincitori, sia ormai certo che l'ambito e prestigioso premio giunga in Italia, dove negli ultimi decenni si sono distinti pensatori economici, capaci di uscire dalla pura teoria e di applicare, nel concreto campo delle attività economiche e della politica, i principi elaborati. Ecco alcuni dei candidati e delle relative motivazioni accademiche:
Luigi Lusi
"... per avere dato contributi fondamentali allo sviluppo di sistemi di contabilità delle associazioni politiche e di conseguenza per aver notevolmente migliorato le basi per l'autofinanziamento empirico dell'individuo". 

ALTRI CANDIDATI  NELL'APPOSITA PAGINA DELL'ACCADEMIA SVEDESE:  http://fugadigas.blogspot.it/p/nobel-per-leconomia.html

lunedì 12 marzo 2012

Il partito vampiro

Nel grande zoo della politica italiana, si aggira un misterioso partito che nonostante sia scomparso da molti anni, non è mai morto. Si tratta della Margherita, vivente e non vivente, morta e non morta, sopravvissuta nutrendosi di quell'essenza vitale dei partiti chiamato "rimborso elettorale". Lontano dalla luce del sole e dai riflettori questo partito inesistente ha continuato a succhiare il sangue del popolo fino a pochi mesi fa e a vivere all'ombra di altri partiti da esso contagiati. Nella stessa condizione si trovano i maggiori esponenti della Margherita, anch'essi "non morti" ed anzi immortali, fintanto che non si allontanano dal misterioso colle Montecitorio. Senza elettori, senza idee, senza ideali, questi vampiri, utilizzano i voti altrui e si aggirano tra i vari partiti mortali, cambiando spesso vittima. Il gran camerlengo Lusi ha finora assicurato sangue fresco a tutti loro. Si ritrovano, a volte, in una misteriosa congrega dedita al culto della dea Api, sotto il comando del Gran Visir Rutelli.. Come possiamo fare ad eliminate questi pericolosi incubi? Forse infilzandoli con un paletto di frassino?
Il gran Visir di tutti i vampiri

mercoledì 29 febbraio 2012

A ciascuno il suo


Cerco di resistere da mesi alla tentazione di accumunare tutti i politici e tutti gli amministratori pubblici in un unico e negativo giudizio.
Si sente e si legge: “…Il nostro paese è stato e viene rovinato da tutti i politici nessuno escluso!...”, “…Sono tutti uguali…”, “..Sono tutti responsabili nella stesa misura..”, “…È una casta…”.
La tentazione qualunquista è forte, e tuttavia occorre riflettere e distinguere. In quale sistema giuridico, sociale, filosofico o religioso vige la responsabilità collettiva? Che io sappia solo nel calcio! Fuori dallo stadio ognuno ha le sue responsabilità davanti alla legge, davanti agli elettori, oppure solamente davanti alla sua coscienza. Occorre dunque avere la pazienza di distingue e fare la fatica di ricordare.
Cirielli ha la responsabilità di aver proposto la legge Cirielli, il salumiere evasore quella di aver evaso le tasse, D’Alema quella di avere per quindici anni tessuto trame, invece di fare politica lealmente, Scilipoti quella di aver prolungato per un anno la vita di un governo e di un parlamento inadatti al momento cruciale che stiamo vivendo, Monti quella di aver usato a sproposito la parola equità, Violante quello di non aver denunciato le trattative con la mafia, Brunetta quella di aver fatto perdere ogni credibilità al Ministero della Funzione Pubblica, il Trota quella di aver sperperato i rimborsi elettorali, Fornero quella di piangere le disgrazie solo degli altri, Bersani quella di non aver organizzato un’efficace opposizione, Forattini quella di non fare ridere, Fassino quella di aver telefonato a Consorte, io quella di aver votato troppo volte il PD, molti altri quella di aver votato troppe volte Berlusconi. Ma la responsabilità di aver voluto ed imposto le leggi ad personam per danneggiare il sistema giudiziario  e per eludere i procedimenti a suo carico è di BERLUSCONI, quella di aver consentito che il debito pubblico passasse dal 100 al 120% del Pil è di TREMONTI, quella di aver dissolto il sentimento dell’unità nazionale è di BOSSI.
A ciascuno il suo.

Salvatore Gioitta (GAS)

martedì 14 febbraio 2012

Separazione consensuale

Tra i politici del PD e i loro elettori è ormai in corso un processo irreversibile. I cittadini sono ancora disposti a votare per il partito o per la coalizione, a patto però che i candidati non siano del gruppo dirigente PD. Le ultime primarie in varie grandi città hanno infatti avuto questo esito.
Cosa resta dunque da fare ? 

domenica 12 febbraio 2012

I NOSTRI FIGLI


Può sorprendere in questi giorni l'accanimento della stampa nel cercare notizie sui figli dei nostri nuovi ministri e viceministri.
Tuttavia mi sembra giustificato dalla raffica di interventi con i quali costoro qualificano bamboccioni, mammoni e sfigati i NOSTRI figli che rispetto ai loro hanno avuto molte meno opportunità.

Parlare di questi aspetti è importante per almeno due motivi:

martedì 7 febbraio 2012

Berlusconi e Monti


BERLUSCONI HA CAMBIATO IDEA
Il governo Monti spazzerà via l'art. 18 che a Sacconi sembrava una montagna insormontabile.
Fornero ha fatto una riforma delle pensioni senza praticamente nessuna concreta opposizione. 
Il governo ha fatto tagli e imposto tasse in misura tale che Tremonti non avrebbe neppure avuto l'ardire di pensare. 
Nel frattempo nessun intervento su leggi a persona, conflitti d'interesse, posizioni di monopolio. Berlusconi ha cambiato idea: questo è il suo governo, con il vantaggio, un giorno non lontano, di poter dire che lui non c'era, non sapeva, non voleva e che il governo Monti è stato il governo di Napolitano e Bersani.