domenica 25 marzo 2012

Cosa succederà dopo il governo tecnico?


Il Governo a tempo.
Ormai sembra certo: il  Governo Monti durerà fino alla fine naturale della legislatura nella prossima primavera. Cosa succederà dopo? Le elezioni garantiranno la governabilità? il nuovo Parlamento sarà capace di autodeterminarsi? I mercati daranno fiducia al nuovo governo? Nessuno lo sa e le previsioni si sprecano. Certo a sentire lo stesso Monti e i suoi ministri, che si sentono i salvatori della patria, i tempi saranno duri senza di loro.



sabato 24 marzo 2012

Premio Nobel per l'Economia

In grande anticipo già si parla del premio Nobel 2012 per l'Economia. Il fatto inedito è che giungono a Stoccolma qualificate e numerosissime candidature dall'Italia. Fonti certe affermano che nella totale incertezza sul vincitore o sui vincitori, sia ormai certo che l'ambito e prestigioso premio giunga in Italia, dove negli ultimi decenni si sono distinti pensatori economici, capaci di uscire dalla pura teoria e di applicare, nel concreto campo delle attività economiche e della politica, i principi elaborati. Ecco alcuni dei candidati e delle relative motivazioni accademiche:
Luigi Lusi
"... per avere dato contributi fondamentali allo sviluppo di sistemi di contabilità delle associazioni politiche e di conseguenza per aver notevolmente migliorato le basi per l'autofinanziamento empirico dell'individuo". 

ALTRI CANDIDATI  NELL'APPOSITA PAGINA DELL'ACCADEMIA SVEDESE:  http://fugadigas.blogspot.it/p/nobel-per-leconomia.html

mercoledì 21 marzo 2012

La trattativa per l'art.18

La speculazione finanziaria si nutre dei nostri risparmi, dei nostri debiti, della nostra ricchezza e della nostra povertà, indifferentemente. Da oggi abbiamo scoperto che  si nutre anche  dei contrasti sociali ed economici. Il governo Monti ha fatto di tutto per arrivare ad una rottura con una parte del sindacato sull'art.18, non per motivi oggettivi, ma per poter dimostrare al Dio Mercato che le riforme sono drastiche e draconiane e che i settori politici e sindacali "estremi" sono rimasti isolati. Rendiamoci conto che una parte della nostra democrazia è stata portata via, una parte della nostra sovranità nazionale si è consumata, una parte della nostra dignitosa povertà di lavoratori, dissolta per sempre.
Salvatore Gioitta

lunedì 12 marzo 2012

Il partito vampiro

Nel grande zoo della politica italiana, si aggira un misterioso partito che nonostante sia scomparso da molti anni, non è mai morto. Si tratta della Margherita, vivente e non vivente, morta e non morta, sopravvissuta nutrendosi di quell'essenza vitale dei partiti chiamato "rimborso elettorale". Lontano dalla luce del sole e dai riflettori questo partito inesistente ha continuato a succhiare il sangue del popolo fino a pochi mesi fa e a vivere all'ombra di altri partiti da esso contagiati. Nella stessa condizione si trovano i maggiori esponenti della Margherita, anch'essi "non morti" ed anzi immortali, fintanto che non si allontanano dal misterioso colle Montecitorio. Senza elettori, senza idee, senza ideali, questi vampiri, utilizzano i voti altrui e si aggirano tra i vari partiti mortali, cambiando spesso vittima. Il gran camerlengo Lusi ha finora assicurato sangue fresco a tutti loro. Si ritrovano, a volte, in una misteriosa congrega dedita al culto della dea Api, sotto il comando del Gran Visir Rutelli.. Come possiamo fare ad eliminate questi pericolosi incubi? Forse infilzandoli con un paletto di frassino?
Il gran Visir di tutti i vampiri

mercoledì 7 marzo 2012

Gli elettori del PD

Nel PD abbiamo politici di razza a cui ormai fanno peso la ricerca del consenso, le attività sul territorio, le feste dell?unità, le sezioni, le discussioni. La loro brillante intelligenza politica ha bisogno di libertà di manovra e si potrà meglio manifestare in una formazione politica libera dal peso del partito di massa, magari in una corrente di un partito al 6-7%.


mercoledì 29 febbraio 2012

A ciascuno il suo


Cerco di resistere da mesi alla tentazione di accumunare tutti i politici e tutti gli amministratori pubblici in un unico e negativo giudizio.
Si sente e si legge: “…Il nostro paese è stato e viene rovinato da tutti i politici nessuno escluso!...”, “…Sono tutti uguali…”, “..Sono tutti responsabili nella stesa misura..”, “…È una casta…”.
La tentazione qualunquista è forte, e tuttavia occorre riflettere e distinguere. In quale sistema giuridico, sociale, filosofico o religioso vige la responsabilità collettiva? Che io sappia solo nel calcio! Fuori dallo stadio ognuno ha le sue responsabilità davanti alla legge, davanti agli elettori, oppure solamente davanti alla sua coscienza. Occorre dunque avere la pazienza di distingue e fare la fatica di ricordare.
Cirielli ha la responsabilità di aver proposto la legge Cirielli, il salumiere evasore quella di aver evaso le tasse, D’Alema quella di avere per quindici anni tessuto trame, invece di fare politica lealmente, Scilipoti quella di aver prolungato per un anno la vita di un governo e di un parlamento inadatti al momento cruciale che stiamo vivendo, Monti quella di aver usato a sproposito la parola equità, Violante quello di non aver denunciato le trattative con la mafia, Brunetta quella di aver fatto perdere ogni credibilità al Ministero della Funzione Pubblica, il Trota quella di aver sperperato i rimborsi elettorali, Fornero quella di piangere le disgrazie solo degli altri, Bersani quella di non aver organizzato un’efficace opposizione, Forattini quella di non fare ridere, Fassino quella di aver telefonato a Consorte, io quella di aver votato troppo volte il PD, molti altri quella di aver votato troppe volte Berlusconi. Ma la responsabilità di aver voluto ed imposto le leggi ad personam per danneggiare il sistema giudiziario  e per eludere i procedimenti a suo carico è di BERLUSCONI, quella di aver consentito che il debito pubblico passasse dal 100 al 120% del Pil è di TREMONTI, quella di aver dissolto il sentimento dell’unità nazionale è di BOSSI.
A ciascuno il suo.

Salvatore Gioitta (GAS)